La nuova legge elettorale è una legge sbagliata. Fin dalla nascita.
Deprime ulteriormente gli spazi di rappresentanza e democrazia nel nostro Paese.
Provoca uno sbilanciamento tra potere esecutivo e potere legislativo.
Non vi sono differenze il Porcellum e l’Italicum, anzi, la seconda rafforza ancora di più i poteri della minoranza che risulterà vincitrice delle elezioni.
Dunque stiamo parlando di un affaire politico volto solo ad affrancare la “cosiddetta” maggioranza dai controlli politici e parlamentari del sistema democratico.
L’Italicum è solo un’involuzione del Porcellum. Ne ripropone le stesse irrazionalità, nel maldestro tentativo di eludere i rilievi della Corte costituzionale.
L’Italicum prevede un doppio turno elettorale, con un ballottaggio tra le sole due liste più votate, per assicurare alla vincitrice il premio di maggioranza e i famosi 340 seggi.
Tutto questo con una rappresentanza parlamentare che ripropone i nominati. Nel caso di vittoria al ballottaggio, stante l’attuale composizione politica nazionale, il 70% dei seggi (se non più) sarà di “nominati” dalle segreterie di partito: i cosiddetti capilista.
E solo la lista vincitrice, non la coalizione, potrà avere accesso al premio di maggioranza.
Così la minoranza politica più votata si trasforma automaticamente nella forza parlamentare di maggioranza assoluta.
Rivogliamo la sovranità popolare.
Cambiare si può? Sì.
Basta scendere dal divano e andare a firmare i referendum di Possibile.
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